Santamaria - CANOVA

"E' una canzone sul senso di protezione, forse la mia prima vera canzone sentimentale"

è il commento di Matteo Mobrici sul suo profilo instagram a pochi minuti dall'uscita di Santamaria, il nuovo singolo dei Canova.

Effettivamente, nuotando tra le note di "Avete ragione tutti" lo sciabordio delle canzoni suona come un inno all'incompiutezza di certi sentimenti, abbozzati in quell'idealizzazione che ne accelera l'autocombustione fino alla cenere, forse perchè con-divisi ma piuttosto che nella spensieratezza di un threesome nel languido cinismo di un amante sanguinante.

In Santamaria invece c'è un senso di premura per le sfumature emotive, come se prendere coscienza della distanza unisca, come se il sorriso di chi fugge per paura di voltasi ed aver voglia di tornare indietro splendesse come una lama nel buio delle notti, perchè è nelle notti che gli amanti fanno dell'aorta un cantuccio di dubbi.

Il testo è un' tentativo di prendersi per mano che culmina in una stretta ai polsi, mente la musica naufraga in una chitarra che "gently weeps".

SANTAMARIA (TESTO) :

Se io fossi un gelato alla panna Mi mangeresti E non sapevo per niente ti giuro Che ti soffrissi E cammini in cappuccio e struccata Da quattro giorni E non vorresti incontrare più nessuno E ti nascondi

Io non voglio che ti fumi l'erba Perché l'erba ti fa ridere Non c'è niente da ridere Non c'è niente da ridere

E non sapevo niente, non sapevo niente Di queste nuove mosse Io ti ricordo ancora con il nostro rosa Patatine e coca-cola

E adesso vorrei sapere con chi ce l'hai E perché non sei venuta a cercarmi e non me l'hai detto mai

Io non voglio che ti fumi l'erba Perché l'erba ti fa ridere Non c'è niente da ridere Non c'è niente da ridere

I tuoi libri, i vestiti e note vocali di questi giorni Le domande, da grande cosa vuoi fare di questi anni Le parole volano volano volano Volano volano volano volano via Volano volano volano via Volano volano volano volano